FRANCOFORTE TI MENO
La nuova sede
della BCE è costata 1,3 miliardi di euro e sorge a Francoforte nel quartiere
del Grossmarkthalle, i vecchi mercati generali della città tedesca. I
media di riporto che ci ritroviamo, quelli che 'riportano' le notizie delle
veline di regime non hanno battuto ciglio. Cosa c'è che non va? Dove diavolo è
il problema? Ah, sì, giusto dei lazzaroni black bloc hanno deciso di guastare
la festa di inaugurazione. Sullo spreco vergognoso di soldi pubblici per
edificare l'obelisco totemico svettante sulle lande teutoniche, non un fiato.
Okay, il prezzo è giusto, amici miei. C'era bisogno di una riverniciata in acciaio,
platino e calcestruzzo per dare una maison adeguata a un'istituzione
'europea' molto misteriosa (non si sa chi l'abbia eletta, ma è indipendente!)
e molto riservata (da statuto, non può parlare e si riunisce in incognito
a porte rigorosamente chiuse). Però, nonostante i nemici giurati della Casta,
cioè i giornaloni, si fossero presi (per l'occasione) un week end lungo di
pausa mentale, qualche cittadino più sveglio ha notato l'enormità della cosa e
ha deciso di manifestare. Si è trovato davanti due muri: uno, fisico, fatto
delle divise di migliaia di poliziotti che neanche a Damasco; l'altro, più
fine, composto dalle parole di Draghi: “i cittadini credono che l’Europa stia
facendo troppo poco e la vogliono più integrata e con più solidarietà tra le nazioni”.
Da scompisciarsi dal ridere. O forse no? Nel paese di Utopia in cui viviamo il
bianco si legge nero, il dritto rovescio e il giusto sbagliato. Comunque sia,
se vi prudono le corde vocali e pensate che la Banca Centrale non abbia
capito bene cosa intendevano quelli di Blockupy correte sotto la torre a
gridare il vostro sdegno. Draghi presterà orecchio ai vostri cahier
de doleance, tipo il Re Sole, lo ha garantito: “come
banca centrale di tutta l’area dell’euro dobbiamo ascoltare molto attentamente
quello che tutti i cittadini hanno da dire”. Occhio, però. Ha detto ascoltare,
non capire.
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