domenica 15 marzo 2015

SPIRITO DI CORPORATION

Ma, stringi stringi, questo mondo globale che abbiamo per le mani e di cui la UE è una delle roccaforti sperimentali a chi giova così tanto? Chi ne trae i ritorni più allettanti? L'uomo della strada? L'impiegato? Il commesso?  L'insegnante? Il celebre 'idraulico polacco'? Non scherziamo. Gli uomini normali fanno lavori in prestito, cioè prestano braccia e menti a un titolare, si logorano di stress, mettono via qualche euro se gli va bene, una volta depurati i guadagni di un considerevole giogo fiscale. Chi  è invece che  lucra i dividendi veri del sistema, sbancando il banco, per così dire? Le corporation,  le grandi imprese transfrontaliere, quelle che godono della prerogativa miracolosa della multilocazione così come Sant'Antonio si beava del dono dell'ubiquità. Esse sono ovunque, più solide e forti di uno Stato, e dunque pagano 'legalmente' le tasse dove cappero gli pare, specie se lì il fisco è un peso piuma. Jim Stewart, esperto di finanza e tassazione di impresa al Trinity College di Dublino, ha spiegato a Panorama come funziona uno dei tanti trucchi da prestigiatore che ha come teatro l'isola di Joyce: le Megaditte fissano la sede in Irlanda e si fanno controllare da un'altra società domiciliata, metti caso, alle Bermuda. Poi, sfruttando una triangolazione di norme Irish style, veicolano nel paradiso fiscale  il 99,8% dei guadagni. L'uno virgola due per cento se ne va in tasse (e se ne lamentano pure). Postilla: i cosiddetti Ceo di queste tentacolari entità sono gli stessi venerati come guru dalle cupole di Bruxelles e dai feticisti della vaselina della globalizzazione: la  competitività. Sono i medesimi che sfruttano il lavoro precario regalatogli dalle 'riforme strutturali', fanno la morale sull'austerity e beneficiano delle norme  scritte per 'agevolare' gli utili dei Mammuth e bastonare quelli dei lillipuziani. L'Europa è Unita (quasi solo) da questa irresistibile tentazione di assecondare i pruriti di chi, in definitiva, la possiede, e sta ad essa come lo spirito al corpo.

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