domenica 15 marzo 2015

IMBOCCA IL LUPO

Uno degli aspetti più grotteschi del job's act è costituito dalla manipolazione linguistica, un tema troppo spesso sottovalutato, ma decisivo, soprattutto quando si parla di Matteo Renzi e degli stilnovisti che gli scrivono i discorsi e le battute. Nel neo-mondo renziano cui siamo approdati dopo aver digerito la lugubre allure di Monti e la spocchia secchiona di Letta le parole contano più dei fatti. Anzi, i fatti sono solo una sottostruttura variabile e inessenziale della parola. L'importante è che la gente interiorizzi dei concetti semplici, facili da capire e da esprimere. E questi concetti devono innescare uno stato d'animo in chi  li ascolta. Ad esempio, la distruzione programmata dei diritti del lavoro e dei lavoratori viene battezzata come 'tutela crescente'. Poi basta un qualsiasi pigmeo cerebrale (e dargli magari un giro di chiave sulla schiena) in grado di destreggiarsi con quello che, nei giochini linguistici, si chiama contro obiezione. Se qualcuno accusa Renzi di non fare gli interessi della parte debole della contrattazione, ma delle grandi aziende, il servitor fedele risponde: "Non è questione di favorire questo o quello, ma di proteggere tutti con tutele crescenti". Altri fantastici trucchi di scena sono la 'flessibilità' (il dipendente non deve essere troppo rigidamente legato alla propria scrivania, ma 'flessibilmente' disponibile a piegarsi a novanta gradi), i 'contratti di solidarietà' (ti sforbiciano il salario  per poterlo abbassare in ugual modo a un altro sfigato povero cristo come te), i contratti di solidarietà 'in chiave espansiva' (barocca variazione sul tema, implicante riduzione di diritti a tutti per  assumere nuovi occupati marginali e sottopagati) e, infine, il 'modello solidaristico' (in sostanza, danno le ferie a un tuo collega, se tu rinunci alle tue). Lo so che  è umiliante e manipolatorio, e addirittura incredibile che proprio il PD avvalori questa sistematica destrutturazione di antiche conquiste. Possibile che il più grande partito della sinistra italiana abbia scelto di stare dalla parte del lupo? Possibile che si sia ridotto a uno scendiletto del grande capitale?   Ma no, state sereni. E' solo un predellino per favorire la crescita.

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