Forse la vera
fuga di cervelli non riguarda l’Italia. Magari riguarda l’intera comunità
internazionale. I cervelli fuggono dal pianeta terra approfittando del
passaggio occasionale di qualche astronave aliena oppure vengono assorbiti, per
osmosi, da dimensioni più intelligenti della nostra (devono essercene miliardi
di miliardi, là fuori). Il dubbio ci assale ogniqualvolta si riunisce il G20.
Il G20 è un forum d’elite semovente, attivo dal 1999. Vi fanno parte i ministri
delle finanze e i governatori delle banche centrali dei paesi più
industrializzati. Con l’aggiunta dell’Unione Europea. Ahia! Che sia questo il
problema? È noto che la materia grigia è refrattaria all’Unione come il diavolo
all’acquasanta. Ad ogni buon conto, il G20 venne istituito un attimo prima
dell’avvento delle più gravi crisi del dopoguerra: politico-sociali (11
settembre), belliche (Irak, Afganistan e Nord Africa) ed economiche (da Lehman
Brothers in giù). Il suo scopo istituzionale era di garantire meno crisi e più governance. E già questo dovrebbe
metterci in allarme. O i membri di questo cenacolo interplanetario di emisferi
sono più sfortunati di Paolino Paperino oppure abbiamo sovrastimato il numero
dei loro neuroni. Sia come sia, il consesso esprime il meglio del meglio del
meglio di ciò che può offrire, in termini di governo dei processi complessi, il
mondo sviluppato. Quello di cui facciamo parte, dove tira più un PIL in ascesa
di un carro di buoi. Ebbene, lorsignori, riuniti ad Antalya per ragionare sui
fatti di Parigi, dopo ore e ore trascorse a spremere le meningi coadiuvandosi
con tisane di fosforo e crostini al filetto di volpe, hanno emesso il verdetto:
“Il terrorismo non è e non può essere legato a nessuna religione, nazionalità,
civiltà o gruppo etnico”. Risolto, in un amen, il problema. Gli jihadisti che
urlano ‘Allahu Akbar’ sono degli atei en
travesti cui, a singhiozzo, scappano involontarie preghiere. Il G20, però,
non si fermerà qui. Ha già in canna altre rivelazioni fenomenali. Nell’ordine:
“I kalashnikov non sono e non possono essere legati a nessuno degli attentati
di Parigi”. Oppure: “Ciascuno degli attentati di Parigi, preso
isolatamente, non è e non può essere
legato all’isis”. O, ancora: “L’Isis, lo Stato Islamico, non è e non può essere
legato in alcun modo ad alcuna concezione dell’Islam”. Non riescono più a
fermarsi, capite? Sono pagati per pensare e si rifiutano di rubare lo
stipendio. Se Archimede fosse ancora vivo, conierebbe uno slogan aggiornato ai
tempi: datemi un idiota e vi addormenterò il mondo. Con un post scriptum: “L’intelligenza non è e non può essere legata a nessun componente del G Venti”.
Francesco
Carraro
www.francescocarraro.com
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