Edward Snowden, ex contractor della Cia, ha rivelato,
tra l'altro, che la NSA, National Security Agency, starebbe lavorando a
un progetto volto ad hakerare i dispositivi smartphone di centinaia di milioni
di utenti per controllarne con più agio traffico dati e voce. Considerato che
la notizia esce ora, ma il report è del 2012, possiamo dare tranquillamente per
acquisito che il progetto non solo è stato già perfezionato e attuato, ma
sia oramai a pieno regime. Un aspetto spesso sottovalutato in queste faccende è
la velocità da corsa della tecnologia dei 'piani alti', geometricamente più
elevata rispetto al 'passo' con cui il nostro cellulare si evolve da un
2.0 a un 2.1. Insomma, quando vi baloccate con le trame da film di fantascienza
sul kontrollo che certe news adombrano, la vostra
preoccupazione è ridicola. Nel senso che è poca, è sempre in difetto rispetto
alla soglia di invasività a cui è pervenuto, nel frattempo, il Sistema delle
Comunicazioni Integrato a Tutela della Difesa e della Sicurezza dei Buoni e
Bravi Cittadini Minacciati dalla Paura dell'Ignoto. Ad ogni buon conto, nel
caso di specie, il disegno occulto prevede di dirottare l'interfaccia degli
smartphone con 'motore' Android attraverso delle app alterate che
permettano di spiare a distanza i malcapitati utenti. Ora, ciò che sorprende
non è la notizia (dopotutto, il peggio non deve arrivare, perché è già tra
noi), ma la reazione. Jeremy Gilulla, della Electronic Frontier Foundation,
ha manifestato il timore di privati, aziende e consumatori che il progetto NSA
possa essere impiegato da malviventi: "non c'è alcun modo di
inserire una backdoor o una via d'accesso privilegiata per le forze
dell'ordine senza che questa possa essere sfruttata anche da
malintenzionati". Povero cucciolo! In quella particella aggiuntiva
('anche') c'è tutta l'ingenuità dell'essere umano. Sveglia Jeremy! I
malintenzionati che piegheranno le backdoor ai loro biechi
fini sono pesci piccoli di seconda generazione. Quelli della prima, invece, son
gli stessi che le hanno inventate e a cui hai rivolto il tuo ansioso appello.
Francesco Carraro
www.francescocarraro.com
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