Può un allenatore di successo, già calciatore di successo,
fungere da esempio per la classe intellettuale di un Paese intero? Può. È stata
di recente ufficializzata dal Milan l’assunzione di Sinisa Mihajlovic, già
vice-allenatore dell’Inter, già calciatore dell’Inter, in qualità di tecnico
responsabile della squadra rossonera. Poco prima che ciò accadesse, si
affilavano i lunghi coltelli di quelli che ‘mi ricordo di cosa avevi detto
dieci anni fa’. A Sinisa imputavano una bellicosa dichiarazione di inimicizia
eterna nei confronti dell’altra metà di Milano: “non allenerò mail il Milan”.
Molti che lo aspettavano al varco sperando di impallinarlo per questa manifesta
incoerenza sono stati impallinati così: “Uno cambia. Ho cambiato modo di
pensare e ragionare”. Un giovane (allenatore) favoloso. Chapeau.
Niente giustificazioni, capite? Niente contorsionismi dialettici per
giustificare un così repentino cambio di casacca, di fazione, di ‘religione’
calcistica. Semplicemente, si cambia, uno può cambiare modo di pensare, di
vedere la realtà, di interpretarla e quindi può schierarsi oggi tra le fila
degli avversari di ieri. Quello di Mihailovic è un esempio liberatorio per
molti opinionisti nostrani che, da decenni, non cambiano mai parere. Ti
raccontano, magari, di quando il mondo è cambiato, di quanto il cambiamento
conti, di come tu debba cambiare se vuoi sopravvivere nell’era dello “yes
we can change”. Ma loro non cambiano idea, mai. Sempre gelosamente avvinti
alla stessa visione delle cose, sempre intruppati nello stesso pensiero
condiviso, espressione di un senso comune anestetizzante e confortevole. Temono
di mutare opinione, perché farlo significherebbe ammettere di essersi sbagliati
per troppo tempo su troppe cose. E così, anche quando la realtà plasticata in
cui avevano ingenuamente o pigramente o convenientemente deciso di credere,
cade a brandelli, loro non cambiano. Vi restano avvinghiati, tipo un naufrago
alla trave. Sinisa, di mestiere, non commenta le vicende della cronaca e della
storia. Allena. Allenava l’Inter e ora allenerà il Milan. Ha cambiato idea. Un
invito a tutti noi. Se abbiamo la sensazione di aver toppato, di aver capito
ciò che prima no, facciamo come Sinisa. Liberiamoci e, anziché invitare gli altri
a cambiare, cambiamo noi stessi.
Francesco Carraro
www.francescocarraro.com
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